Incompatibilità agente immobiliare: cos’è e quali limiti impone

Cosa si intende con incompatibilità dell’agente immobiliare? Questa terminologia fa riferimento alla normativa che regola l’esercizio della professione e che vieta di svolgere attività lavorative particolari, ovvero quelle che possono interferire nella trasparenza e serietà di una mediazione. In passato erano molti i limiti in tal senso. Oggi però le cose sono cambiate. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.

L’agente immobiliare può svolgere un secondo lavoro?

L’agente immobiliare è una figura professionale che si occupa di intermediazione, ovvero di mettere in contatto due o più parti interessate alla compravendita o alla locazione di immobili. Per svolgere tale attività, occorre essere iscritti al ruolo degli agenti di affari in mediazione (ex ruolo dei mediatori) presso la Camera di Commercio competente per territorio e rispettare una serie di norme e requisiti previsti dalla legge. Tra queste c’è anche la questione dell’incompatibilità con altre professioni. La domanda che molti si pongono, soprattutto all’inizio, o in procinto di fare un cambio di carriera, è se l’agente immobiliare può svolgere un secondo lavoro, oltre a quello di intermediazione immobiliare. Può essere necessario, prima di diventare bravi e cominciare a guadagnare in modo soddisfacente. La risposta a tale quesito è sostanzialmente positiva, però non è univoca, in quanto dipende dal tipo di lavoro che si intende svolgere e dalla presenza o meno di situazioni di incompatibilità.

Incompatibilità agente immobiliare, cos’è e quale è la legge di riferimento

Quando si parla di “incompatibilità professionale per un agente immobiliare” si intende una situazione in cui non è possibile svolgere l’attività di mediazione in totale liceità e trasparenza in quanto esiste o è presumibile un conflitto di interessi a causa di un’altra professione che si pratica o si intende praticare. La Legge di riferimento che regolamenta la questione è la n° 39 del 3 febbraio 1989, ma determinanti in materia sono state tutte le sue successive modifiche. In origine, infatti, questa normativa non permetteva all’agente immobiliare di essere dipendente di un’impresa privata o della pubblica amministrazione, oppure si svolgere altre attività come libero professionista o imprenditore, soprattutto se relative a settori affini, quali il geometra per un’impresa edile o l’amministratore di condominio. In seguito alle recepite indicazioni della Comunità Europea nel 2018 sono stati abbattuti molti limiti in tal senso, lasciando l’incompatibilità solo in relazione agli imprenditori del settore edile ed immobiliare e a quelli della mediazione creditizia. Questo perché tali attività possono creare conflitti di interesse: la mediazione deve essere libera da qualunque vincolo di dipendenza, è un principio fondamentale, basilare della professione di agente immobiliare su cui non si può trascendere. 

Incompatibilità agente immobiliare, con quali professioni oggi?

Sempre nuovi adeguamenti alla normativa europea hanno semplificato ulteriormente le cose: ora è caduta l’incompatibilità con il ruolo di amministratore di condominio, così come quella di mediatore creditizio- con modifica dell’articolo 5 della legge 39/89, avvenuta nell’agosto del 2022-, a patto che le due attività non entrino in conflitto e che ci sia trasparenza sui ruoli. Ciò per offrire un servizio più completo ai clienti, anche alla luce della preparazione necessaria ad ottenere l’abilitazione. Permane invece l’incompatibilità con tutte quelle attività che -pur non riguardando direttamente la mediazione immobiliare- possono creare conflitti di interesse, come nel caso di un imprenditore edile che costruisce un condominio. In tal caso non sarebbe garantita l’adeguata trasparenza, correttezza e tutela del consumatore o cliente finale. Chi non ottempera a tali divieti può incorrere in sanzioni amministrative che vanno dai 2.000 ai 15.000 euro e nella sospensione dall’esercizio dell’attività per un periodo da sei mesi a due anni.

Incompatibilità agente immobiliare, come iniziare una nuova carriera con iad?

Per chi vuole effettuare un cambio di carriera o iniziare una nuova professione, dunque, non sussistono più le grandi limitazioni del passato, in materia di incompatibilità, anche se bisogna sempre rispettare le normative. Svolgere l’attività di agente immobiliare richiede l’iscrizione all’albo, una grande passione e predisposizione, ma anche e soprattutto del tempo. Per tale motivo molti pensano che non sia la professione ideale da praticare come secondo lavoro. Con iad immobiliare però tutto è possibile! Si tratta di una rete di consulenti indipendenti, con totale flessibilità oraria e dematerializzazione dell’agenzia fisica, grazie all’ausilio di piattaforme online e software dedicati. 

È un’opportunità ideale per chi vuole lavorare esclusivamente nel settore della mediazione immobiliare, ma anche per chi desidera ampliare i propri guadagni con un secondo lavoro, o iniziare subito dopo l’abilitazione, senza abbandonare il precedente impiego. Entrare e lavorare in iad è semplice e conveniente. Basta prendere contatti attraverso il sito

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